Il pensiero di Anassagora
Secondo Democrito sono le proprietà matematiche degli atomi che generano i fenomeni mentre Anassagora pone al centro dell’attenzione le qualità che per lui sarebbero generatrici dei fenomeni.
Il filosofo afferma: «Se esistono le qualità in seme di fenomeni e di apparenze, allora non è possibile che vengano generate da altri elementi se non da esse stesse».
Se le qualità sono fenomeni, cioè cose che appaiono, le qualità sono anche arché. Le qualità sono in forma di particelle, sono di varia grandezza e occupano tutto lo spazio. Lo spazio per Anassagora è infinito ma non vuoto.
Il filosofo introduce l’idea di una differenza infinita.
All’origine dell’universo c’è il caos (migma = mescolanza), un disordine statico, senza movimento. A mettere il caos in movimento è il pensiero (nous), che mette in moto e ordina.
Il migma viene così messo in un movimento circolare e in questo movimento libera alcuni semi che danno origine alle cose. Egli afferma che «tutto in tutto (in greco: en pantì panta)»: in ogni composto è presente in proporzioni diverse tutto il migma.