Definire

Definire è un’operazione fondamentale che consiste nell’individuare le proprietà essenziali di un oggetto o concetto, allo scopo di comprenderne la natura e il significato. Tale operazione è un elemento importante in molti ambiti della conoscenza, come la filosofia, la scienza, il diritto, la politica e la comunicazione.

Le definizioni sono necessarie per eliminare le ambiguità e ridurre la vaghezza. Quando si parla di un concetto o di un oggetto, è importante avere una definizione chiara e precisa per evitare confusioni e fraintendimenti. Ad esempio, se si parla di “democrazia”, è importante definire cosa si intende esattamente per questo termine, altrimenti si rischia di cadere in un’interpretazione errata.

Le definizioni migliorano la comprensione teorica. Quando si studia un argomento, è importante definire i concetti chiave per capire il significato delle teorie e degli studi effettuati su di essi. Ad esempio, se si studia la teoria della relatività di Einstein, è fondamentale comprendere il significato di concetti come “spazio”, “tempo” e “gravità”, per comprendere appieno la teoria.

Le definizioni, infine, possono influenzare la condotta delle persone. Ad esempio, se si definisce il concetto di “rispetto”, si può influenzare il comportamento delle persone, che saranno maggiormente propense ad agire conformemente alle indicazioni date.

Definire

Indicazioni per definire in modo efficace

Le definizioni più comuni sono quelle per genere e differenza, in cui si indica la specie a cui il termine appartiene e si specifica la differenza che lo rende diverso dagli altri della stessa specie.

Per definire in modo corretto ed efficace, è importante seguire le seguenti cinque regole:

1. Specificare gli attributi essenziali della specie

La definizione deve specificare gli attributi essenziali della specie, cioè le caratteristiche che vengono ritenute importanti. Questi attributi devono essere distintivi e indispensabili per identificare il concetto in questione e distinguerlo da altri concetti simili. Ad esempio, per definire la parola “mela”, potremmo dire: “Una mela è un frutto a forma sferica con una buccia sottile, una polpa dolce e succosa e un picciolo nella parte superiore”. In questa definizione, gli attributi essenziali della specie sono la forma, la buccia, la polpa, la dolcezza e il picciolo.

2. Evitare definizioni circolari

La definizione non deve essere circolare, quindi non deve ripetere il termine che sta spiegando nella definizione stessa e non deve usare sinonimi o contrari. Ad esempio, una definizione circolare per la parola “mela” sarebbe: “Una mela è una mela”. Una definizione che utilizza sinonimi o contrari sarebbe: “Una mela è una frutta simile a una pera, ma non è una pera”.

3. Bilanciare l’ampiezza e la strettezza della definizione

La definizione non deve essere né troppo ampia né troppo stretta. Una definizione troppo ampia può includere elementi non essenziali, mentre una definizione troppo stretta può non includere tutti gli elementi essenziali. Ad esempio, una definizione troppo ampia per la parola “mela” potrebbe essere: “Qualsiasi frutto che cresce su un albero”, mentre una definizione troppo stretta potrebbe essere: “Una mela è una varietà di frutta a forma sferica coltivata in Italia”. La definizione corretta dovrebbe essere bilanciata e includere solo gli attributi essenziali della specie.

4. Evitare espressioni oscure

La definizione non deve essere espressa in modo oscuro, ma deve essere chiara e facilmente comprensibile. La definizione deve essere espressa con parole comuni e con un linguaggio semplice, senza utilizzare termini tecnici o troppo specialistici. Ad esempio, una definizione oscura per la parola “mela” potrebbe essere: “Un pomo con una calice protuberanza in cima alla cavità calice”. Invece, una definizione chiara e semplice potrebbe essere: “Una mela è un frutto dolce e succoso di forma sferica con una buccia sottile e un picciolo nella parte superiore”.

5. Preferire definizioni positive a quelle negative

La definizione non dovrebbe essere negativa quando può essere positiva. In altre parole, la definizione non deve spiegare ciò che il termine NON significa, ma ciò che significa effettivamente. Ad esempio, una definizione negativa per la parola “mela” sarebbe: “Una mela non è un agrume”. Invece, una definizione positiva sarebbe: “Una mela è un frutto dolce e succoso di forma sferica con una buccia sottile e un picciolo nella parte superiore”.

Laboratorio di definizione

Per migliorare la capacità di definire i concetti, ho creato un laboratorio con esercizi da fare in classe. Il laboratorio è accessibile soltanto con la password.


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Argomentare

Argomentare significa sostenere una propria tesi, giustificandola attraverso una serie di ragionamenti e argomentazioni. Argomentare è una competenza fondamentale nel mondo moderno, dove è richiesta la capacità di esporre in modo chiaro e convincente le proprie idee, a prescindere dal contesto. 

Per acquisire la competenza dell’argomentazione, è importante esercitarsi attraverso l’osservazione, la lettura e la discussione. Ascoltare le opinioni altrui e discutere con persone che hanno punti di vista diversi può aiutare a migliorare la propria capacità di argomentare e a sviluppare una maggiore consapevolezza critica.

Argomentare

Indicazioni per argomentare in modo efficace

Per rendere le nostre argomentazioni più solide, inoltre, possiamo seguire alcune semplici indicazioni.

  • Precisione: le premesse su cui si basa l’argomentazione devono essere esatte e considerare le misure e le qualità specifiche. Questo significa che le informazioni su cui si fonda l’argomentazione devono essere accurate e verificabili, per evitare di cadere in errori e fraintendimenti.
     
  • Coerenza: le premesse e le argomentazioni non devono contraddirsi a vicenda. Si viola il parametro della coerenza quando si sostiene contemporaneamente due proposizioni che non possono essere vere insieme. Ad esempio, non si può sostenere che il cielo sia blu e allo stesso tempo che sia rosso.
     
  • Rilevanza: le premesse devono essere pertinenti alla conclusione che si vuole dimostrare. Non ha senso argomentare su premesse che non sono strettamente collegate alla conclusione che si vuole dimostrare.
     
  • Accettabilità: le premesse devono essere accettabili dal punto di vista della chiarezza e della certezza. Ciò significa che le informazioni su cui si basa l’argomentazione devono essere comprensibili e verificabili, in modo che chi ascolta o legge possa giudicare la loro validità.
     
  • Sufficienza: le premesse devono fornire un campione esaustivo delle varie tipologie di prove rilevanti. In altre parole, le argomentazioni devono essere sufficienti a sostenere la tesi che si vuole dimostrare.

Laboratorio di argomentazione

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