Memorizzare è una capacità importante nello studio e lo stesso Dante nel Paradiso scrive «non fa scïenza, sanza lo ritenere, avere inteso» (canto V, vv. 41-42), quindi non c’è una vera conoscenza se, dopo aver compreso l’argomento, non riusciamo a fissarlo nella memoria.
Fin dall’antichità, tuttavia, si sono cercate delle tecniche che consentissero di facilitare il ricordo di informazioni, per recuperarle al momento giusto. Tali tecniche sono chiamate, appunto, mnemotecniche. I sofisti, ad esempio, utilizzavano queste tecniche per memorizzare lunghe liste di argomenti e per presentarli in modo persuasivo durante i loro discorsi.
Con le mnemotecniche, la memoria non diventa solo una capacità, ma anche un’arte da affinare. Oggi ci sono diverse mnemotecniche disponibili, ognuna con i propri punti di forza e di debolezza, ma alcune di esse sono considerate particolarmente importanti e utili. Il trucco è trovare quella che funziona meglio per noi.