Bury me, my love – Guerra in Siria

Bury me, my Love («seppelliscimi, amore mio») è un gioco interattivo, in inglese, che racconta la storia di Nour, una giovane migrante siriana che fugge dalla Siria verso l’Europa, aiutata dal marito Majd, che però non può andare con lei.

Bury me, my love

Il gioco simula una conversazione su Whatsapp con Nour e le decisioni che la aiuteremo a prendere avranno un impatto forte sul proseguo della storia. Molte sono le variabili da tenere in considerazione: tempo, strade, condizioni di Nour (fisiche ed emotive). 

Bury me, my love

Bury me, my love è un serious game ben fatto che aiuta a comprendere la situazione della guerra in Siria e le condizione di chi cerca rifugio in Europa.

Il gioco può essere scaricato come applicazione per lo smartphone ed è realizzato da Arte.tv.

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Franca Viola

Franca Viola

Franca Viola, ancora oggi vivente, è uno dei simboli dei cambiamenti civili dell’Italia del secondo dopoguerra. Franca Viola, infatti, è stata la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore e a contribuire all’emancipazione delle donne.
A 17 anni Franca Viola viene rapita e violentata dal nipote di un mafioso che chiede in seguito alla famiglia di fare un matrimonio riparatore. Il matrimonio riparatore è il matrimonio che si celebra dopo una violenza sessuale. In questo modo, secondo la legge italiana di quegli anni, l’uomo è considerato innocente.
Franca Viola, però, si oppone a questo matrimonio e denuncia il ragazzo alla polizia affrontando il lungo processo e lo scandalo che segue. Il ragazzo viene giudicato colpevole e condannato a 10 anni di carcere. Inoltre dal dibattito nato dalla sua storia si arriva alla cancellazione della legge sul matrimonio riparatore nel 1981. Solo nel 1996, però, l’Italia riconosce lo stupro come crimine contro la persona e non più contro la morale.
Per questo suo gesto coraggioso, Franca Viola è stata ricevuta dal papa Paolo VI, dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e ha ricevuto l’onoreficenza di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal presidente Giorgio Napolitano.
Parlando del suo coraggio, Franca Viola ha detto:

«Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé».

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Anna Kuliscioff

Anna Kuliscioff

Benché nata in Russia, presso una famiglia ebraica della Crimea nel 1854 con il nome di Anna Moiseevna Rozenštejn, Anna Kuliscioff è considerata italiana a tutti gli effetti, perché è stata madre – tra tanti padri – del Partito Socialista Italiano (PSI), nato nel 1892. Trasferitasi a studiare filosofia in Svizzera, cambiò il nome in Anna Kuliscioff, per sfuggire alla polizia dello zar, impegnata nella lotta contro gli anarchici a cui la giovane donna si era avvicinata. A Zurigo conobbe Andrea Costa, anarchico italiano con cui si trasferì in Italia e con cui ebbe una relazione sentimentale e una figlia, Andreina. Insieme, i due passarono col tempo dall’anarchismo al socialismo marxista. Rotto il legame con Costa, tornò in Svizzera per studiare medicina, specializzandosi in ginecologia in Italia. Andò poi a Milano, dove conobbe Filippo Turati, con cui instaurò un legame sentimentale. A Milano era conosciuta come la “dottora dei poveri”, perché andava nei quartieri più poveri della città a curare chi non poteva permetterselo. Insieme con Turati, padre del PSI, diresse la rivista Critica Sociale, offrendo un contributo preziosissimo fatto di traduzioni e letture di spessore europeo che contribuirono a rendere più autorevole e meno provinciale il socialismo italiano. La sua principale battaglia fu il suffragio universale esteso alle donne, ed essere riuscita a convincere lo stesso Turati (inizialmente contrario) le conferì prestigio e considerazione nel mondo socialista. Gli ultimi anni della sua vita furono piuttosto tristi, con le divisioni tra i socialisti, l’avvento del fascismo e l’uccisione di Giacomo Matteotti, una delle menti più brillanti del PSI che lei stessa aveva contribuito a far crescere. Morì nel dicembre 1925 ed è sepolta al Cimitero Monumentale di Milano, dove riposano coloro che hanno dato lustro alla città.

 

 

 

 
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Educazione civica

L’educazione civica è una materia scolastica, introdotta da Aldo Moro nel 1958 in tutte le scuole medie inferiori e superiori. Si tratta dello studio dell’ordinamento statale e del ruolo dei cittadini nella società.

Educazione civica

Per la Costituzione italiana, l'Italia è una Repubblica democratica:





Quale ruolo ha più poteri secondo la Costituzione?





Chi è il Presidente della Repubblica in carica?





Chi è il Presidente del Consiglio in carica?





In base alla Costituzione, si possono espropriare determinate imprese per trasferirle ad un ente pubblico?





Quali sono le Regioni a statuto speciale?





Che cos'è l'amnistia?





Una persona che si sente male e va al Pronto Soccorso per un'emergenza, in Italia:




A quale età si può votare in Italia?




Camera dei deputati e Senato:




A quale età si possono bere alcolici?





L'aborto in Italia:




Il matrimonio omosessuale in Italia:




Il divorzio:




Quanto dura in Italia l'obbligo scolastico, cioè l'obbligo per un ragazzo di andare a scuola?





Per donare il sangue è necessario:






Qual è il significato del termine "dicastero"?






Quali delle seguenti definizioni è la più appropriata per il termine "autocertificazione"?






Se vediamo una persona che ha bisogno di aiuto perché ha un malore ed è svenuta, in Italia:





Grazie al trattato di Schengen i cittadini dei Paesi che vi aderiscono:





Chi è chiamato a giudicare i reati dei ministri?





Nell'ordinamento italiano l'eutanasia...





Secondo la Costituzione, le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti. I loro rapporti con lo Stato sono regolati...





In base alla Costituzione italiana la Repubblica:





Cosa si intende per «responsabilità penale personale»?







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