“Nella tua vita conoscerai parecchi imbecilli. Se ti daranno dei dispiaceri, pensa che è la loro stupidità che li induce a farti soffrire. Questo ti eviterà di ripagarli con la stessa moneta. Perché non c’è nulla di peggio a questo mondo che il rancore e la vendetta… Cerca di mantenerti sempre onesta e degna di te stessa” è una citazione dal libro Persepolis, di Marjane Satrapi, uscito per la prima volta nel 2002-2003. Il volume è un fumetto autobiografico che racconta la vita dell’autrice in Iran. Un libro su una “donna indomita”, come recita il sottotitolo francese: “Quel giorno appresi una cosa fondamentale: non si ha il diritto di autocompatirsi finché i propri problemi sono ancora accettabili… e quando invece non lo sono più, il solo modo di sopportare l’insopportabile è di riderci sopra.”. Ma è anche un libro sull’Iran e i suoi sconvolgimenti: “Il regime aveva capito che una persona che usciva di casa domandandosi: “Avrò i pantaloni abbastanza lunghi? Sarà a posto il foulard? Si noterà che sono un po’ truccata? Mi frusteranno?” non si chiedeva più: “Dov’è andata a finire la mia libertà di pensiero? Potrò mai esprimermi liberamente? Vale la pena continuare a vivere? Cosa fanno ai prigionieri politici?”. Più in generale è un libro sulla crescita e sulla formazione personale: “Una volta di più ero giunta all’eterna conclusione: bisognava istruirsi”. Nel volume compare spesso la parola “integrità”, intesa non come obbedienza a dettami che vengono dall’esterno, ma come rispetto della nostra stessa identità. Ricordandoci che, al di là di quanto ci possano far credere, “La libertà ha sempre un prezzo”.
Islam e fondamentalismo
L’Islam si è diffuso dal VII secolo e si è diffuso in un’area omogenea, che va dal nord Africa fino ad arrivare in Asia. A oggi, bisogna notare la maggior parte della popolazione islamica non è araba ma è asiatica. Il Paese più musulmano infatti, è l’India dove l’islam è comunque una minoranza.
Ci sono mote scuole dell’Islam, con differenze marcate. Anche laddove la religione gode di importanza, le divisioni non impediscono una lotta interna. A tal proposito va osservato che la gran parte delle vittime delle interpretazioni radicali dell’islam sono i musulmani stessi.
L’Islam è una delle religioni più diffuse al mondo, ma gran parte dei musulmani non è osservante. In Italia il 90% dei musulmani non va in moschea. Tra i musulmani osservanti, inoltre, solo una piccola parte aderisce alle correnti fondamentaliste. Tra i fondamentalisti, poi, solo una minoranza giustifica la violenza e solo un’infima parte è disposto a praticarla.