“Nella tua vita conoscerai parecchi imbecilli. Se ti daranno dei dispiaceri, pensa che è la loro stupidità che li induce a farti soffrire. Questo ti eviterà di ripagarli con la stessa moneta. Perché non c’è nulla di peggio a questo mondo che il rancore e la vendetta… Cerca di mantenerti sempre onesta e degna di te stessa” è una citazione dal libro Persepolis, di Marjane Satrapi, uscito per la prima volta nel 2002-2003. Il volume è un fumetto autobiografico che racconta la vita dell’autrice in Iran. Un libro su una “donna indomita”, come recita il sottotitolo francese: “Quel giorno appresi una cosa fondamentale: non si ha il diritto di autocompatirsi finché i propri problemi sono ancora accettabili… e quando invece non lo sono più, il solo modo di sopportare l’insopportabile è di riderci sopra.”. Ma è anche un libro sull’Iran e i suoi sconvolgimenti: “Il regime aveva capito che una persona che usciva di casa domandandosi: “Avrò i pantaloni abbastanza lunghi? Sarà a posto il foulard? Si noterà che sono un po’ truccata? Mi frusteranno?” non si chiedeva più: “Dov’è andata a finire la mia libertà di pensiero? Potrò mai esprimermi liberamente? Vale la pena continuare a vivere? Cosa fanno ai prigionieri politici?”. Più in generale è un libro sulla crescita e sulla formazione personale: “Una volta di più ero giunta all’eterna conclusione: bisognava istruirsi”. Nel volume compare spesso la parola “integrità”, intesa non come obbedienza a dettami che vengono dall’esterno, ma come rispetto della nostra stessa identità. Ricordandoci che, al di là di quanto ci possano far credere, “La libertà ha sempre un prezzo”.