Liberale, liberista, libertario e libertino

Sappiamo tutti che le parole non usate in modo corretto possono generare confusione. Vi proponiamo, allora, quattro termini che hanno sfumature e significati particolari che spesso non hanno in altre lingue.

Liberalismo è il pensiero che lo stato si debba limitare di fronte ai diritti dei cittadini. Ma è un limite soprattutto etico e politico. Il padre più famoso del liberalismo è sicuramente John Locke.

Liberismo è invece il pensiero che lo stato debba lasciare assoluta libertà di produrre e commerciare, quindi assoluta libertà economica. Il padre del liberismo è Adam Smith.

Secondo il filosofo Benedetto Croce, il liberismo è un concetto inferiore e subordinato a quello di liberalismo. E in Italia si può essere liberali senza essere liberisti.

Libertarismo è poi quel pensiero di una libertà politica vicina all’anarchia. Il libertario vuole ridurre al minimo le funzioni dello stato a favore della libertà e della responsabilità degli individui.

Libertinismo invece sostiene la libertà di pensiero soprattutto in materia di morale e religione.

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Autorità, autorevole e autoritario

Il pifferaio di Hamelin

Per autorità si intende, in italiano, un insieme di qualità che una persona o un’istituzione devono avere per fare in modo che altri individui si assoggettino in modo volontario.

L’autorità è, in italiano, un insieme di qualità possedute da una persona o un’istituzione. Queste qualità fanno in modo che altri individui si sottomettano in modo volontario a queste istituzioni.
L’autorità è diversa dal potere. Il potere è, infatti, la capacità di raggiungere alcuni obiettivi. Il potere può essere illegittimo e non giustificato. L’autorità, se è vera, è sempre giustificata e legittima. Chi ha l’autorità ha sempre la possibilità di esercitare il suo potere ma chi ha il potere non sempre ha l’autorità per farlo.

Quando, però, una persona o un’istituzione hanno le qualità dell’autorità ma non hanno potere si dice che queste persone abbiano l’autorevolezza.

Autorevole è quella persona o istituzione che ha autorità, quindi che è degna di rispetto, che merita fiducia, ma che non ha un potere da esercitare.
Anche in senso più generico, dire che una persona in un certo campo ha l’autorevolezza vuol dire che è degna di fiducia quando si esprime a riguardo. Invece dire che una persona ha l’autorità in un certo campo vuol dire che quella persona gode del potere legittimo di stabilire principi e regole.

Quando un’autorità abusa del proprio potere si dice che è autoritaria. Quindi autoritaria è quella persona o istituzione che usa il proprio potere legittimo oltre la propria legittimità.
Dato che quando si esercita il potere si limita la libertà degli altri, autoritario è diventato anche sinonimo di dittatoriale o liberticida.

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La filosofia della lingua tedesca

Il tedesco è una lingua filosofica, perché è in grado di indicare con un termine o un’espressione dei concetti molto complessi. Molto spesso si sente parlare della lingua di Goethe come della lingua dei Lego: una lingua dove parole si compongono per generarne di nuove.

Goethe

Per capire la ricchezza di questa lingua vengono qui proposti alcuni termini (o espressioni), con la relativa pronuncia, molto spesso intraducibili letteralmente. 

Parole in tedesco intraducibili

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