Plague – Pandemic: sfidare la pandemia

Pensare alla peste o alle pandemie in un gioco può sembrare macabro e di cattivo gusto, ma in realtà aiuta a capire le dinamiche di diffusione e le difficoltà che vi sono legate.

Plague - Gioco sulla pandemia

Plague Inc. è un gioco per smartphone tra i più scaricati al mondo, con recensioni su The Economist, New York Post, Boston Herald, The Guardian e London Metro
Nel gioco dovremo diffondere delle pandemie, che e possono essere sia storiche sia casuali, con l’obiettivo di distruggere l’umanità. Avremo modo di gestire sia le modifiche degli organismi portatori della epidemia, sia i mezzi di trasmissione che gli effetti sull’uomo.
L’algoritmo che segue il gioco è ben accurato e realistico, tanto da aver suscitato molto interesse durante la diffusione del COVID-19.

Pandemic - Gioco sulla pandemia

Pandemic, invece, è un gioco collaborativo in cui saremo chiamati a contrastare la diffusione della malattia, mettendo su una squadra, dei laboratori e contrastando i possibili eventi negativi, in una lotta contro il tempo. Il gioco ha avuto così tanto successo da avere numerose espansioni e versioni. 

Pandemic Iberia - Gioco sulla pandemia

Una versione in particolare è consigliata per gli amanti della storia: Pandemic Iberia. In questo gioco ci troveremo catapultati nella penisola iberica di metà ‘800 e dovremo contrastare, con i mezzi dell’epoca, quattro malattie principali: malaria, tifo, colera e febbre gialla.

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Insegnare giocando: la didattica ludica

Il gioco è un’attività molto seria: con regole, tempi, ruoli, strumenti, dove si affrontano il caso o l’astuzia, in cui si vince o si perde. Il gioco è anche un’attività che affonda le sue radici nella parte più profonda del nostro cervello, come hanno riconosciuto alcuni neurobiologi, e che condividiamo con gli animali.

Gamification e serious game

Il gioco è di per sé educativo, perché è attraverso il gioco che i bambini imparano l’interazione, sviluppano l’immaginazione, apprendono regole di comportamento, migliorano le proprie capacità e conoscenze. Nel gioco, quando è preso sul serio, si viene coinvolti ed è questo coinvolgimento a renderlo uno strumento potente. Innanzitutto, per comprendere noi stessi e gli altri.

Gamification e serious game

Il grande potenziale del gioco viene sempre più utilizzato nell’ambito dell’apprendimento, proprio per aiutare le persone a mettere in campo diverse capacità. Molte aziende utilizzano i giochi per creare gruppo o per sviluppare l’attenzione su alcuni dettagli e anche in ambito scolastico l’aspetto ludico sta prendendo sempre più piede.

Tre sono le strade più percorse:

  • la gamification 
  • i serious game
  • i giochi di ruolo

Gamification

Con gamification si intende l’applicazione di aspetti del gioco ad ambiti non ludici. Fanno parte della gamification i cruciverba didattici, i quiz, escape room ecc… Benché, quindi, ci sia l’aspetto ludico, con la gamification è chiaro l’obiettivo di rendere più coinvolgente qualcosa che per sua natura non lo è o non viene percepito come tale. La gamification ha sicuramente una sua efficacia ed è fondamentale nell’e-learning, aiutando gli utenti a essere più attivi.

Serious game

I serious game sono, invece, dei veri e propri giochi che offrono, però, una esperienza formativa. In questi giochi è possibile sperimentare situazioni, reagire a determinati contesti e imparare facendo (learning by doing), il tutto in un ambiente controllato e protetto, dove l’errore insegna quanto un’azione corretta. 

Giochi di ruolo

I giochi di ruolo, infine, sono una forma di intrattenimento in cui i giocatori assumono i ruoli di personaggi immaginari e interagiscono tra loro per raccontare una storia. I giochi di ruolo sono molto importanti per sviluppare l’empatia e la comprensione delle emozioni. I giochi di ruolo, però, non vanno confusi con l’impresa simulata, che è un’attività specificamente didattica.


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