Vittoria di Pirro

L’espressione “vittoria di Pirro” è divenuta famosa per indicare una vittoria ottenuta a costo di gravi perdite, tanto da vanificare i benefici conseguiti. Tale espressione ha le sue radici nella figura storica di Pirro, re dell’Epiro, un regno dell’antica Grecia, vissuto tra il 318 e il 272 a.C.

Vittoria di Pirro

Pirro, un generale molto abile, è noto soprattutto per la sua campagna contro Roma, nella quale mise in campo la sua fanteria pesante e la cavalleria, riuscendo a sconfiggere i Romani in due importanti battaglie: la prima presso Eraclea nel 280 a.C. e la seconda a Ascoli Satriano nel 279 a.C.

Nonostante le vittorie ottenute, il costo in termini di uomini e risorse fu altissimo per il re dell’Epiro. Pirro ebbe, così, la consapevolezza che, anche in caso di ulteriori vittorie, non avrebbe potuto consolidare il proprio potere in Italia e quindi decise di abbandonare la campagna. Si dice, infatti, che Pirro in seguito alla vittoria abbia esclamato: “Un’altra vittoria così e sarò perduto”.

La vittoria di Pirro è quindi diventata un modo di dire che indica una vittoria che, nonostante i successi iniziali, porta con sé conseguenze negative a lungo termine.

Share