Perché studiare filosofia?

L’essenza della filosofia è l’amore per il sapere. Gli studiosi di questa disciplina cercano di immergersi in profondità nella materia e di sviluppare la capacità di analisi, di critica e un uso specifico del linguaggio. Non si studia filosofia se non per passione. Per decidere se scegliere di studiare filosofia bisogna innanzitutto chiedersi se c’è questo entusiasmo, perché è l’elemento fondamentale. Il percorso di studi in filosofia è impegnativo e non si può studiare filosofia a tempo perso, perché lo studio filosofico richiede molte energie mentali. Si può studiare filosofia come hobby e intraprendere un’altra carriera? Certo, ma in questo modo non si arriverà ad avere la competenza necessaria in ambito filosofico e non si raggiungerà quella profondità a cui la materia permette di arrivare.

Perché studiare filosofia

Le prospettive lavorative

Gli studenti che completano questo percorso di studi sviluppano competenze come l’analisi critica, il pensiero creativo, l’etica del lavoro e la capacità di formulare argomenti complessi in modo chiaro e persuasivo. Inoltre, lo studio della filosofia consente di sviluppare la sensibilità interculturale e la capacità di vedere il mondo da una prospettiva diversa, competenze altamente ricercate dal mondo del lavoro.
La laurea in filosofia non è solo un’esperienza intellettuale gratificante, ma offre anche numerose prospettive lavorative. I laureati in filosofia trovano facilmente impiego in settori come l’editoria (tradizionale e new media), alcune mansioni amministrative, il trattamento di dati e informazioni, il rilevamento e l’intervista. I filosofi, inoltre, possono fare parte di commissioni etiche, bioetiche e antropologiche in vari settori. Con l’acquisizione di master più specifici e di esperienze all’estero, poi, i laureati in filosofia possono anche raggiungere posizioni apicali, specialmente in settori quali la consulenza, il management, la comunicazione e il marketing.

Il mismatch

La laurea in filosofia è un percorso di studi che offre un’ampia gamma di competenze trasversali e conoscenze di vasta portata. Sebbene l’insegnamento, la ricerca e l’editoria di settore siano sbocchi professionali naturali per i laureati in filosofia, la loro formazione può essere altrettanto preziosa in altri ambiti lavorativi. Per essere competitivi in tali ambiti, tuttavia, il laureato in filosofia deve sviluppare ulteriori competenze rispetto a quelle già acquisite.
Tuttavia, la crescente discrepanza tra le competenze acquisite durante il percorso di studi e le richieste del mercato del lavoro è una sfida sempre più comune per i laureati. Pertanto, la scelta di un corso di laurea basata unicamente sulle prospettive lavorative naturali non garantisce necessariamente il successo professionale, poiché la garanzia di un lavoro è spesso illusoria. Al contrario, è necessario scegliere un percorso di studi che soddisfi le proprie inclinazioni e passioni, al fine di sviluppare le competenze trasversali e le conoscenze necessarie per inserirsi con successo nel mercato del lavoro. La scelta di studiare filosofia può portare a carriere altrettanto gratificanti e di successo, ma richiede una maggiore determinazione e un’apertura mentale.
Infatti, il mismatch tra le competenze degli studenti e le richieste del mercato del lavoro è spesso dovuto anche alla mancanza di opportunità di formazione continua e di aggiornamento professionale. In questo senso, lo studio della filosofia può rappresentare un’ottima base di partenza per una formazione continua, che permetta di acquisire nuove competenze e conoscenze in linea con le richieste del mercato del lavoro.

Il mondo che verrà

In un mondo in continua evoluzione, i filosofi possono dare il loro prezioso contributo nell’analisi, critica e costruzione e nella valutazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, grazie alla loro formazione in problem solving, logica ed etica. Gli studiosi della filosofia sono in grado di offrire una prospettiva unica e fondamentale per comprendere il mondo che ci circonda e per contribuire alla sua evoluzione.


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Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

Nata a Padova nel 1646 in una famiglia aristocratica, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia ebbe la fortuna di avere un padre che, studioso di fisica e allestitore di un’imponente biblioteca personale, capì l’intelligenza della figlia e le permise di studiare. Il suo obiettivo era dare lustro al nome della famiglia, ma Elena, che fu anche oblata benedettina, approfittò di questa situazione, ricevendo un’istruzione d’eccellenza grazie ai migliori insegnanti del momento, messi a disposizione dal padre. Elena si fece conoscere soprattutto per la sua erudizione in teologia e riuscì a partecipare alle dispute pubbliche filosofiche e teologiche. Dopo l’iniziale opposizione, il vescovo di Padova, che era anche cancelliere dell’Università, nel 1678 le conferì la laurea in filosofia, facendo di Elena la prima donna laureata al mondo. Morì giovane, nel 1684.

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Come scegliere l’università

Dopo la maturità è difficile scegliere il proprio percorso universitario. Io, personalmente, ero indeciso tra diverse strade: matematica, economia e filosofia erano le facoltà che più mi interessavano.
I ragionamenti che ho fatto e le opzioni che ho vagliato mi sono serviti, in seguito, a motivarmi quando ero demotivato e a consigliare, quando mi è stato chiesto.

Università La Sapienza

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