Definire

Definire è un’operazione fondamentale che consiste nell’individuare le proprietà essenziali di un oggetto o concetto, allo scopo di comprenderne la natura e il significato. Tale operazione è un elemento importante in molti ambiti della conoscenza, come la filosofia, la scienza, il diritto, la politica e la comunicazione.

Le definizioni sono necessarie per eliminare le ambiguità e ridurre la vaghezza. Quando si parla di un concetto o di un oggetto, è importante avere una definizione chiara e precisa per evitare confusioni e fraintendimenti. Ad esempio, se si parla di “democrazia”, è importante definire cosa si intende esattamente per questo termine, altrimenti si rischia di cadere in un’interpretazione errata.

Le definizioni migliorano la comprensione teorica. Quando si studia un argomento, è importante definire i concetti chiave per capire il significato delle teorie e degli studi effettuati su di essi. Ad esempio, se si studia la teoria della relatività di Einstein, è fondamentale comprendere il significato di concetti come “spazio”, “tempo” e “gravità”, per comprendere appieno la teoria.

Le definizioni, infine, possono influenzare la condotta delle persone. Ad esempio, se si definisce il concetto di “rispetto”, si può influenzare il comportamento delle persone, che saranno maggiormente propense ad agire conformemente alle indicazioni date.

Definire

Indicazioni per definire in modo efficace

Le definizioni più comuni sono quelle per genere e differenza, in cui si indica la specie a cui il termine appartiene e si specifica la differenza che lo rende diverso dagli altri della stessa specie.

Per definire in modo corretto ed efficace, è importante seguire le seguenti cinque regole:

1. Specificare gli attributi essenziali della specie

La definizione deve specificare gli attributi essenziali della specie, cioè le caratteristiche che vengono ritenute importanti. Questi attributi devono essere distintivi e indispensabili per identificare il concetto in questione e distinguerlo da altri concetti simili. Ad esempio, per definire la parola “mela”, potremmo dire: “Una mela è un frutto a forma sferica con una buccia sottile, una polpa dolce e succosa e un picciolo nella parte superiore”. In questa definizione, gli attributi essenziali della specie sono la forma, la buccia, la polpa, la dolcezza e il picciolo.

2. Evitare definizioni circolari

La definizione non deve essere circolare, quindi non deve ripetere il termine che sta spiegando nella definizione stessa e non deve usare sinonimi o contrari. Ad esempio, una definizione circolare per la parola “mela” sarebbe: “Una mela è una mela”. Una definizione che utilizza sinonimi o contrari sarebbe: “Una mela è una frutta simile a una pera, ma non è una pera”.

3. Bilanciare l’ampiezza e la strettezza della definizione

La definizione non deve essere né troppo ampia né troppo stretta. Una definizione troppo ampia può includere elementi non essenziali, mentre una definizione troppo stretta può non includere tutti gli elementi essenziali. Ad esempio, una definizione troppo ampia per la parola “mela” potrebbe essere: “Qualsiasi frutto che cresce su un albero”, mentre una definizione troppo stretta potrebbe essere: “Una mela è una varietà di frutta a forma sferica coltivata in Italia”. La definizione corretta dovrebbe essere bilanciata e includere solo gli attributi essenziali della specie.

4. Evitare espressioni oscure

La definizione non deve essere espressa in modo oscuro, ma deve essere chiara e facilmente comprensibile. La definizione deve essere espressa con parole comuni e con un linguaggio semplice, senza utilizzare termini tecnici o troppo specialistici. Ad esempio, una definizione oscura per la parola “mela” potrebbe essere: “Un pomo con una calice protuberanza in cima alla cavità calice”. Invece, una definizione chiara e semplice potrebbe essere: “Una mela è un frutto dolce e succoso di forma sferica con una buccia sottile e un picciolo nella parte superiore”.

5. Preferire definizioni positive a quelle negative

La definizione non dovrebbe essere negativa quando può essere positiva. In altre parole, la definizione non deve spiegare ciò che il termine NON significa, ma ciò che significa effettivamente. Ad esempio, una definizione negativa per la parola “mela” sarebbe: “Una mela non è un agrume”. Invece, una definizione positiva sarebbe: “Una mela è un frutto dolce e succoso di forma sferica con una buccia sottile e un picciolo nella parte superiore”.

Laboratorio di definizione

Per migliorare la capacità di definire i concetti, ho creato un laboratorio con esercizi da fare in classe. Il laboratorio è accessibile soltanto con la password.


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Argomentare

Argomentare significa sostenere una propria tesi, giustificandola attraverso una serie di ragionamenti e argomentazioni. Argomentare è una competenza fondamentale nel mondo moderno, dove è richiesta la capacità di esporre in modo chiaro e convincente le proprie idee, a prescindere dal contesto. 

Per acquisire la competenza dell’argomentazione, è importante esercitarsi attraverso l’osservazione, la lettura e la discussione. Ascoltare le opinioni altrui e discutere con persone che hanno punti di vista diversi può aiutare a migliorare la propria capacità di argomentare e a sviluppare una maggiore consapevolezza critica.

Argomentare

Indicazioni per argomentare in modo efficace

Per rendere le nostre argomentazioni più solide, inoltre, possiamo seguire alcune semplici indicazioni.

  • Precisione: le premesse su cui si basa l’argomentazione devono essere esatte e considerare le misure e le qualità specifiche. Questo significa che le informazioni su cui si fonda l’argomentazione devono essere accurate e verificabili, per evitare di cadere in errori e fraintendimenti.
     
  • Coerenza: le premesse e le argomentazioni non devono contraddirsi a vicenda. Si viola il parametro della coerenza quando si sostiene contemporaneamente due proposizioni che non possono essere vere insieme. Ad esempio, non si può sostenere che il cielo sia blu e allo stesso tempo che sia rosso.
     
  • Rilevanza: le premesse devono essere pertinenti alla conclusione che si vuole dimostrare. Non ha senso argomentare su premesse che non sono strettamente collegate alla conclusione che si vuole dimostrare.
     
  • Accettabilità: le premesse devono essere accettabili dal punto di vista della chiarezza e della certezza. Ciò significa che le informazioni su cui si basa l’argomentazione devono essere comprensibili e verificabili, in modo che chi ascolta o legge possa giudicare la loro validità.
     
  • Sufficienza: le premesse devono fornire un campione esaustivo delle varie tipologie di prove rilevanti. In altre parole, le argomentazioni devono essere sufficienti a sostenere la tesi che si vuole dimostrare.

Laboratorio di argomentazione

Per migliorare l’argomentazione, ho creato un laboratorio con esercizi da fare in classe. Il laboratorio è accessibile soltanto con la password.


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Siti utili sul tema:

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Web reputation: gestire la nostra presenza online

Nell’epoca digitale in cui viviamo, la nostra presenza online rappresenta un aspetto fondamentale della nostra reputazione. Ogni giorno, milioni di individui utilizzano Internet per cercare informazioni sui loro colleghi, amici, familiari e potenziali dipendenti. Come insegnante, è essenziale comprendere l’importanza della web reputation e saperla gestire in maniera efficace.

Web reputation

Che cos’è la web reputation?

La web reputation rappresenta la reputazione online di un individuo, la quale può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui i contenuti pubblicati sui social media, i commenti online, le recensioni e le informazioni sui siti web personali o professionali.

La web reputation è fondamentale nel contesto lavorativo. Infatti, secondo uno studio recente, il 63% dei reclutatori controlla i social media, il 78% cerca informazioni sui potenziali dipendenti sui motori di ricerca, mentre il 48% dei reclutatori controlla i siti personali dei candidati per decidere se assumere o meno.

Ma come possiamo migliorare la nostra web reputation? Ecco alcuni utili consigli per gestire in maniera efficiente la propria presenza online:

Elaboriamo una strategia digitale

È importante creare una strategia digitale per la propria presenza online. Ciò implica essere in grado di pianificare e gestire in maniera efficace la propria presenza online, con un obiettivo chiaro in mente, senza che siano gli altri a deciderla per noi.

Monitoriamo la nostra web reputation

Effettuiamo ricerche su Google per verificare la nostra presenza online e monitoriamo i risultati, in particolare quelli che potrebbero essere rilevanti per la nostra attività lavorativa. Possiamo utilizzare strumenti come Google Alerts per rimanere informati in tempo reale sulle menzioni del nostro nome online.

Condividiamo contenuti positivi

Condividere contenuti positivi ciò ci aiuterà a costruire una presenza online professionale.

Assicuriamoci che le password dei nostri account siano sicure

Garantiamo la sicurezza delle nostre password per evitare che qualcuno le rubi e le utilizzi per pubblicare contenuti spiacevoli.

Evitiamo di divulgare informazioni personali troppo dettagliate

Evitiamo di pubblicare informazioni come il nostro indirizzo di casa o il numero di telefono.

Richiediamo la rimozione dei contenuti dannosi

Se scopriamo contenuti negativi su di noi online, contattiamo il proprietario del sito web e chiediamo di rimuoverli.

Manteniamo un atteggiamento professionale

Ricordiamoci che ogni cosa che pubblichiamo online può influenzare la nostra reputazione, quindi manteniamo sempre un atteggiamento professionale e rispettoso.


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5 indicazioni su come fare ricerche con Google

Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, grazie alla sua vasta raccolta di informazioni e alla sua capacità di fornire risposte accurate e pertinenti alle richieste degli utenti. Questo lo rende uno strumento estremamente utile per gli studenti e gli insegnanti di storia e filosofia, che spesso devono fare ricerche approfondite su temi complessi e articolati.
Proprio la vasta raccolta delle informazioni a cui si ha accesso richiede un utilizzo accorto del motore di ricerca. Vengono qui presentate alcune indicazioni per migliorare la ricerca con Google e sfruttarne al massimo il potenziale.

Indicazioni per migliorare la ricerca con Google

Utilizzare le virgolette

Se stiamo cercando informazioni su un evento storico specifico o su un concetto di filosofia particolare, possiamo utilizzare le virgolette per cercare frasi esatte. Ad esempio, se stiamo cercando informazioni sulla “Rivoluzione francese”, si può digitare la frase tra virgolette per trovare solo pagine che contengono quella frase esatta. In questo modo eviteremo di trovare informazioni casuali o poco rilevanti.

Utilizzare il segno meno

Se, invece, stiamo cercando informazioni, ma vogliamo escludere alcune parole o concetti, possiamo utilizzare il segno meno davanti alle parole che vogliamo escludere. Ad esempio, se stiamo cercando informazioni sulla “Seconda guerra mondiale”, ma vogliamo escludere informazioni sull’ “Europa”, possiamo digitare “Seconda guerra mondiale -Europa” per ottenere solo informazioni rilevanti alla nostra ricerca.

Utilizzare i due punti

Se, inoltre, stiamo cercando informazioni su un sito specifico, si possono utilizzare i due punti per limitare la nostra ricerca solo a quel sito. Ad esempio, se stiamo cercando informazioni su “Churchill” solo sul sito della “BBC”, digiteremo “Churchill site:bbc.com” per trovare solo pagine su quel sito.

Utilizzare l’asterisco

Se, invece, stiamo cercando informazioni su eventi, filosofi o concetti, ma non siamo sicuri di come esattamente le parole siano state impiegate, utilizziamo l’asterisco per trovare parole correlate o varianti. Ad esempio, se stiamo cercando informazioni sulla “Guerra di secessione americana” ma non siamo sicuri se cercare “Guerra civile americana” o “Guerra di secessione americana”, possiamo digitare “Guerra * americana” per trovare informazioni relative a entrambe le espressioni.

Utilizzare la ricerca avanzata di Google

Infine, per migliorare la nostra ricerca con Google, se stiamo cercando informazioni più specifiche o dettagliate, possiamo utilizzare la ricerca avanzata di Google. In questo modo, possiamo limitare la nostra ricerca in base alla data, al luogo, al tipo di file, alla lingua e ad altri fattori. Possiamo accedere alla ricerca avanzata di Google facendo clic sulla freccia verso il basso accanto alla barra di ricerca di Google e selezionando “Ricerca avanzata”. 


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15 app per conoscere e studiare storia

Per gli appassionati di storia e per gli insegnanti che vogliono rendere più interessanti le loro lezioni, le tecnologie digitali possono offrire molte opportunità. Esistono, infatti, diverse app per conoscere e studiare storia.

App per conoscere la storia

Qui di seguito vengono presentate alcune applicazioni che aiuteranno a scoprire nuovi aspetti della storia attraverso esperienze interattive e coinvolgenti. Si possono esplorare le epoche più remote, visitare i luoghi più importanti e conoscere i personaggi più famosi, il tutto grazie al nostro smartphone.

Google Earth – Tour storici virtuali

Google Earth è un’applicazione gratuita che permette di esplorare l’intero mondo con una vista dall’alto, sfruttando la rappresentazione in 3D del terreno e le immagini satellitari di tutto il pianeta.
L’applicazione integra anche guide della National Geographic, della NASA e della BBC Earth ed è un valido strumento per integrare le lezioni di storia.

Calendario Storico

Calendario Storico è un’applicazione che offre la possibilità di esplorare la cronologia di ogni giorno, arricchita da eventi e collegamenti ad articoli correlati. Calendario storico presenta una piacevole rappresentazione visiva ed è possibile salvare gli eventi che interessano di più e persino aggiungere avvenimenti personali. Inoltre, l’app permette di cercare personaggi ed eventi specifici e di filtrare le informazioni in base ai periodi storici che interessano di più.

Google Arts & Culture

Google Arts & Culture rappresenta un’ottima occasione per accedere alle meraviglie artistiche e culturali di oltre 80 paesi, con una grande varietà di opere d’arte e fotografie. Grazie a un’interfaccia intuitiva, l’app permette di esplorare la storia dell’arte e della cultura, scoprire informazioni e approfondimenti sugli artisti, e persino visitare virtualmente alcuni dei musei più importanti del mondo.

History Timeline

History Timeline è una mega linea del tempo con migliaia di voci, dalla preistoria a oggi. Questa applicazione, semplice e molto ricca, permette di avere una visione di insieme degli eventi.
Inoltre, l’applicazione fornisce i collegamenti a Wikipedia per approfondire.
Tuttavia, al momento History Timeline è disponibile solo in inglese, benché sia facilmente consultabile anche da chi ha poca dimestichezza con la lingua.

Quiz Histoire du Monde

Quiz Histoire du Monde è un gioco a quiz di storia, disponibile in varie lingue, in cui è possibile mettersi alla prova per testare le proprie conoscenze storiche e approfondirle.

Knowledge Trainer

Knowledge Trainer è un’applicazione che fornisce quiz di varia natura, tra cui quelli di storia, ed evidenzia progressi ed errori compiuti.
L’applicazione è disponibile in varie lingue ma non in italiano.

History Quiz

History Quiz è un’applicazione che, come dice il nome, fornisce numerosi quiz di storia, suddivisi per temi e periodi.
L’app contiene più di 2000 domande ed è in costante aggiornamento. 
Tuttavia, ad oggi, History Quiz è disponibile solo in inglese.

History Hit TV

History Hit TV offre una vasta libreria di video a tema storico, con centinaia di ore di documentari, film originali esclusivi, interviste e podcast senza pubblicità.
Al momento, l’applicazione non è disponibile in italiano.

Historia Universal

Historia Universal è un’app gratuita ben fatta sulla storia del mondo, scritta con parole semplici. L’applicazione è gratuita ma è totalmente in spagnolo. 

Today in History

Today in History è un’applicazione in francese (con una traduzione in inglese non sempre accurata) in cui scoprire vari avvenimenti accaduti in un determinato giorno. 
L’applicazione è gratuita ma non è disponibile in italiano.

Se Coucher Moins Bête

Se Coucher Moins Bête (tradotto: andare a dormire meno bestie) è una simpatica applicazione francese, tradotta anche in inglese, che permette di conoscere aneddoti vari su luoghi, periodi, persone. Gli aneddoti si possono salvare e commentare, entrando a far parte di una community.
Tuttavia, ad oggi l’applicazione non è disponibile in italiano.

Civilisations AR

Civilisations AR è un’applicazione creata dalla BBC per utilizzare la realtà aumentata e immergersi in numerosi dettagli storici. L’applicazione nasce dalla collaborazione tra la BBC, la Nexus Studios e oltre 30 musei del Regno Unito. Con Civilisations AR è possibile studiare artefatti e opere storiche tra le più conosciute dell’antichità.
L’applicazione, tuttavia, non è al momento disponibile in italiano, inoltre, non c’è la versione per android.

BBC Bitesize – Revision

BBC Bitesize – Revision è un altro prodotto targato BBC ed è stata creata per aiutare gli studenti del Regno Unito alle prese con gli esami delle scuole superiori. L’applicazione aiuta a ripassare le varie materie, tra cui storia, ed è veramente ben fatta.
L’applicazione, tuttavia, non è al momento disponibile in italiano, inoltre, non c’è la versione per android.

Kings & Queens of England

Kings & Queens of England è un divertente gioco a quiz per conoscere i regnanti inglesi. Il gioco prevede 6 livelli, con 20 domande su re e regine nel Regno Unito, che dovranno essere riconosciuti in base ai quadri, agli anni di regno o alle dinastie di appartenenza.
L’applicazione, tuttavia, non è disponibile in italiano, inoltre, non c’è la versione per android.

The History of Everything

The History of Everything è una app open source ed è concepita come una timeline verticale che consente di navigare, esplorare e confrontare eventi storici, dalla creazione dell’universo ai giorni d’oggi. Gli eventi, inoltre, sono accompagnati da illustrazioni.
L’applicazione, tuttavia, non è al momento disponibile in italiano e gli eventi storici presenti non sono ridotti. Inoltre, non c’è la versione per android.


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Uso della tecnologia per studiare storia

In un passo delle sue Annales, Tacito ci ricorda che tutte le cose che riteniamo antiche in realtà hanno avuto un inizio. La sua affermazione, “Omnia quae nunc vetustissima creduntur, nova fuere“, mette in evidenza la fluidità del tempo e la mutevolezza delle cose che ci circondano. Tuttavia, l’enfasi del grande storico non è tanto sulla caducità delle cose, quanto sullo spirito aperto che è necessario per comprendere la storia in modo più profondo.
Tecnologie e storia non sono antitetici. Lo storico, infatti, non teme le novità, gli avanzamenti tecnologici o i cambiamenti epocali, in quanto la sua formazione intellettuale gli ha permesso di acquisire una visione più ampia e articolata delle cose. In questo senso, la tecnologia non può essere vista come un’ostacolo o una minaccia per lo studio e l’insegnamento della storia, bensì come un valido strumento per rendere quest’ultimo più accessibile, interattivo e coinvolgente.

Tecnologie e storia

La tecnologia come un valido supporto

La tecnologia offre infinite opportunità per approfondire la conoscenza storica e per rendere la materia più coinvolgente per gli studenti. Attraverso l’uso di strumenti interattivi, di simulazioni, di mappe digitali e di archivi online, è possibile offrire ai discenti un’esperienza formativa coinvolgente ed eterogenea, che tiene conto delle loro diverse attitudini e preferenze di apprendimento. In tal modo, la tecnologia diventa un alleato della cultura e dell’istruzione, offrendo un nuovo modo di esplorare il passato e di capire il presente.

La storia e le nuove tecnologie

Tecnologie e storia: l’accesso alle fonti

La tecnologia si presenta come uno strumento imprescindibile per la fruizione di una vasta quantità di informazioni storiche. La possibilità di accedere a fonti online come enciclopedie, siti web di musei, archivi e biblioteche digitali consente di reperire informazioni in maniera facile, veloce e precisa. Questa accessibilità rappresenta un’opportunità irrinunciabile per gli studenti, che possono effettuare ricerche più approfondite e scoprire nuovi dettagli e particolari che altrimenti sarebbero rimasti nascosti. Inoltre, grazie alle piattaforme di e-learning, gli studenti possono accedere a una vasta gamma di risorse educative online e partecipare a corsi di studio storico a distanza. Ciò rappresenta una grande opportunità per coloro che non possono frequentare i tradizionali corsi in aula, ma desiderano comunque approfondire la loro conoscenza della storia.

Le nuove tecnologie per studiare storia

Tecnologie e storia: l’elaborazione dei dati

Le recenti innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato il modo in cui elaborare le informazioni storiche. Grazie all’ausilio di applicazioni avanzate, come ad esempio quelle dotate di riconoscimento vocale, la scrittura può essere effettuata con maggiore rapidità ed efficienza. Inoltre, l’utilizzo di applicativi per la creazione di mappe concettuali e timeline interattive permette di organizzare in maniera più efficiente le conoscenze, facilitando l’apprendimento e la memorizzazione delle informazioni. Ma le opportunità offerte dalle nuove tecnologie non si limitano solamente alla gestione e all’organizzazione delle informazioni. Esistono, infatti, tecniche di machine learning, in grado di analizzare grandi quantità di dati storici e di scoprire nuove relazioni e tendenze al loro interno. Questo approccio consente di effettuare un’analisi più accurata e dettagliata della storia, mettendo in luce nuove interpretazioni e spunti di riflessione, e rappresenta un’opportunità straordinaria per tutti coloro che desiderano approfondire la propria conoscenza della materia.

Tecnologie e storia

Tecnologie e storia: il coinvolgimento e l’interazione

Infine, le innovazioni tecnologiche hanno aperto la strada a nuove modalità di apprendimento interattivo della storia. La tecnologia permette, infatti, la creazione di simulazioni immersive e coinvolgenti, attraverso le quali gli studenti possono essere catapultati all’interno dei periodi storici in modo da comprendere meglio le condizioni di vita e gli eventi di un’epoca passata. In particolare, la realtà virtuale e la realtà aumentata offrono l’opportunità di creare esperienze immersive, permettendo agli studenti di visitare luoghi storici e di assistere a eventi in modo coinvolgente e realistico.
Inoltre, la tecnologia offre anche strumenti di partecipazione e collaborazione tra studenti, come forum di discussione e gruppi di lavoro online, che consentono una maggiore interazione tra gli studenti, una discussione più profonda degli argomenti trattati e uno scambio di opinioni e idee.

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Perché studiare filosofia?

L’essenza della filosofia è l’amore per il sapere. Gli studiosi di questa disciplina cercano di immergersi in profondità nella materia e di sviluppare la capacità di analisi, di critica e un uso specifico del linguaggio. Non si studia filosofia se non per passione. Per decidere se scegliere di studiare filosofia bisogna innanzitutto chiedersi se c’è questo entusiasmo, perché è l’elemento fondamentale. Il percorso di studi in filosofia è impegnativo e non si può studiare filosofia a tempo perso, perché lo studio filosofico richiede molte energie mentali. Si può studiare filosofia come hobby e intraprendere un’altra carriera? Certo, ma in questo modo non si arriverà ad avere la competenza necessaria in ambito filosofico e non si raggiungerà quella profondità a cui la materia permette di arrivare.

Perché studiare filosofia

Le prospettive lavorative

Gli studenti che completano questo percorso di studi sviluppano competenze come l’analisi critica, il pensiero creativo, l’etica del lavoro e la capacità di formulare argomenti complessi in modo chiaro e persuasivo. Inoltre, lo studio della filosofia consente di sviluppare la sensibilità interculturale e la capacità di vedere il mondo da una prospettiva diversa, competenze altamente ricercate dal mondo del lavoro.
La laurea in filosofia non è solo un’esperienza intellettuale gratificante, ma offre anche numerose prospettive lavorative. I laureati in filosofia trovano facilmente impiego in settori come l’editoria (tradizionale e new media), alcune mansioni amministrative, il trattamento di dati e informazioni, il rilevamento e l’intervista. I filosofi, inoltre, possono fare parte di commissioni etiche, bioetiche e antropologiche in vari settori. Con l’acquisizione di master più specifici e di esperienze all’estero, poi, i laureati in filosofia possono anche raggiungere posizioni apicali, specialmente in settori quali la consulenza, il management, la comunicazione e il marketing.

Il mismatch

La laurea in filosofia è un percorso di studi che offre un’ampia gamma di competenze trasversali e conoscenze di vasta portata. Sebbene l’insegnamento, la ricerca e l’editoria di settore siano sbocchi professionali naturali per i laureati in filosofia, la loro formazione può essere altrettanto preziosa in altri ambiti lavorativi. Per essere competitivi in tali ambiti, tuttavia, il laureato in filosofia deve sviluppare ulteriori competenze rispetto a quelle già acquisite.
Tuttavia, la crescente discrepanza tra le competenze acquisite durante il percorso di studi e le richieste del mercato del lavoro è una sfida sempre più comune per i laureati. Pertanto, la scelta di un corso di laurea basata unicamente sulle prospettive lavorative naturali non garantisce necessariamente il successo professionale, poiché la garanzia di un lavoro è spesso illusoria. Al contrario, è necessario scegliere un percorso di studi che soddisfi le proprie inclinazioni e passioni, al fine di sviluppare le competenze trasversali e le conoscenze necessarie per inserirsi con successo nel mercato del lavoro. La scelta di studiare filosofia può portare a carriere altrettanto gratificanti e di successo, ma richiede una maggiore determinazione e un’apertura mentale.
Infatti, il mismatch tra le competenze degli studenti e le richieste del mercato del lavoro è spesso dovuto anche alla mancanza di opportunità di formazione continua e di aggiornamento professionale. In questo senso, lo studio della filosofia può rappresentare un’ottima base di partenza per una formazione continua, che permetta di acquisire nuove competenze e conoscenze in linea con le richieste del mercato del lavoro.

Il mondo che verrà

In un mondo in continua evoluzione, i filosofi possono dare il loro prezioso contributo nell’analisi, critica e costruzione e nella valutazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, grazie alla loro formazione in problem solving, logica ed etica. Gli studiosi della filosofia sono in grado di offrire una prospettiva unica e fondamentale per comprendere il mondo che ci circonda e per contribuire alla sua evoluzione.


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Comunicare: cosa, perché e come

Comunicare rappresenta un processo fondamentale nella quotidianità, attraverso cui siamo in grado di interagire con gli altri, esprimere i nostri pensieri, emozioni e bisogni, influenzare il pensiero e le decisioni altrui e spingere gli altri a compiere azioni.

Comunicare

È importante sottolineare che la comunicazione non è semplicemente un atto, ma un processo che coinvolge molteplici fasi e componenti. La comunicazione può avvenire in diversi modi, come attraverso il linguaggio verbale, non verbale, l’utilizzo di immagini, suoni e gesti. Indipendentemente dal modo in cui avviene, ci sono cinque elementi fondamentali della comunicazione: il mittente, il destinatario, il messaggio, il canale di comunicazione e il contesto.

Una volta stabiliti i fondamenti della comunicazione, è cruciale comprendere come e perché comunichiamo. Spesso, la necessità di comunicare nasce per raggiungere degli obiettivi, come trasmettere informazioni, convincere gli altri e spingere all’azione. Durante tutta la vita, interagiamo principalmente perché abbiamo bisogni da soddisfare. Pertanto, rendere efficace la comunicazione per raggiungere i propri obiettivi diventa fondamentale. Il potenziamento del nostro modo di comunicare può produrre grandi risultati.

Tuttavia, comunicare va oltre la soddisfazione dei propri bisogni immediati. Esistono bisogni più ampi come creare e mantenere relazioni, rispondere alle necessità degli altri, costruire una società più accogliente e inclusiva e creare ponti con gli altri. È per questo che è fondamentale comprendere che il motivo per cui si comunica è molto più complesso del nostro bisogno immediato. In questo contesto, entrano in gioco gli aspetti della comunicazione empatica, non violenta e non ostile e, oltre alla comunicazione, è importante saper ascoltare in modo attivo.

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