L’ironia
Quando Socrate comincia a parlare con gli altri cerca prima di tutto di mostrare che molti non sanno. Per fare questo usa l’ironia, giochi di parole e finzioni. Socrate prima comincia facendo i complimenti all’altra persona per le sue idee, poi però comincia a fargli tante domande facendogli venire molti dubbi e dimostrando che le risposte che l’altra persona dà sono false. In questo modo l’altra persona prova rabbia e vergogna. Socrate studiando le persone scopre che tutte le persone sono ignoranti ma pensano di essere colti (cioè con una grande cultura).
Da come interroga nessuno capisce la motivazione di quell’interrogatorio e molti credono che lo faccia per mettere gli altri in ridicolo. Ma Socrate stesso afferma che «una vita senza esami è una vita che non vale la pena di essere vissuta». Socrate non lavora e per tutto il giorno fa questo; alcuni uomini sono affascinati da questo suo modo di fare ricerca filosofica, cioè da questa sua interrogazione. Lo fa sempre fino a diventare fastidioso e molti ateniesi lo chiamano «tafano», cioè come un insetto che punge.