Il suo pensiero
Il pensiero di Eraclito si basa su tre concetti fondamentali:
– il movimento,
– gli opposti,
– il logos, la legge che crea armonia.
Le immagini-simbolo della sapienza di Eraclito sono:
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Eraclito sostiene che tutte le cose nascono dal fuoco, nel fuoco nascono e nel fuoco muoiono. Il mondo visibile ha origine dallo spegnersi e dal raffreddarsi del fuoco. Il principio (in greco: arché) di tutte le cose è il fuoco, che cambia e distrugge.
Celebre è la frase di Eraclito: panta rhei, cioè tutto scorre. Tutto ciò che esiste si muove e cambia in continuazione. Tutto ciò che esiste scorre come un fiume, quindi è impossibile, dice il filosofo, bagnarci due volte nello stesso fiume perché il fiume è sempre diverso e anche noi siamo differenti in ogni secondo. L’universo ha una struttura finita, non è infinito. Il mutamento ha luogo attraverso due direzioni: una ascendente, l’altra discendente. Nella direzione ascendente il fuoco si rarefà, nella via discendente il fuoco si condensa, si fa acqua e pietra.
La legge che regola l’universo è la legge degli opposti. L’universo è pieno di contrari (giorno/notte, malattia/salute, freddo/caldo ecc…) e ognuno di loro è la condizione di esistenza dell’altro: senza uno non esiste l’altro. Il pòlemos (cioè lo scontro e la tensione) dà a ognuno il suo destino.
Gli opposti, però, sono in equilibrio e il loro rapporto è regolato da logos, la legge che ordina. La legge umana (in greco: nomos) regola la vita della polis, la legge divina (in greco: logos) ordina l’universo. L’armonia è come una forza che tiene gli opposti in tensione ma con un unico obiettivo, come l’arco che tende la corda per scagliare la freccia.
La conoscenza, allora, è l’insieme di esperienze che vengono collegate tra loro. Possiamo conoscere se siamo in grado di cogliere la legge (logos) che è dietro ogni cosa. Per Eraclito c’è una grande differenza tra la filosofia, che dice la verità, e quello che pensano normalmente gli uomini, che chiama errore. La verità è unica e vale per tutti ma molti preferiscono vivere con la propria verità. In questo modo anche se tutti possono pensare, solo alcuni arrivano alla verità e solo questi possono comandare, secondo Eraclito. Quindi preferisce un governo aristocratico (dal greco aristo e kratos che vuol dire governo dei migliori).