Frammenti del poema di Eraclito
Dell’opera di Eraclito ci sono pervenuti molti frammenti, circa 126, ma non l’opera intera. Tali frammenti sono ordinati per argomenti.
Nel primo frammento vi è il rapporto con il Logos (legge ordinatrice della natura universale, dal verbo greco logoi = parlo, raccolgo, ordino).
«… agli uomini sfugge quello che fanno da svegli così come non ricordano ciò che agiscono nel sonno».
Quindi la maggior parte degli uomini vive come in un sogno, in un’illusione, e non sono capaci di capire le vere leggi del mondo che c’è intorno. Questi uomini sono chiamati «dormienti». Gli «svegli» sono i filosofi, che vanno al di là delle apparenze e riescono a capire la verità delle cose.
Il secondo frammento ribadisce il concetto: «Tanto sono le cose più vicine a noi e più noi non siamo in grado di vederle».
Il quarto frammento ci dice che «gli uomini odono ma non intendono, simili ai sordi, per loro vale quel detto: sono qui e sono altrove».
Il settimo frammento dice che «il logos è comune proprio come la comunicazione, ma la maggior parte degli uomini preferisce vivere con la propria mente, preferisce stare appartato nel suo proprio mondo del pensiero».
Esiste una legge ordinatrice, esiste da sempre un ordine immanente (all’interno della realtà) ma gli uomini si comportano nei suoi confronti come se non ne avessero nessuna esperienza. Anche quando si spiega tale legge a questi uomini, essi non la percepiscono, non la vedono.
Il frammento tredici dice che «una è la sapienza, conoscere la mente che per il mare del tutto ha segnato la rotta del tutto», cioè conoscere quel disegno sapiente attraverso cui viaggia l’intero universo.
Il frammento quattordici introduce il tema del conflitto (pòlemos): «la genesi di ogni cosa non è pacifica, tutto è in conflitto, antitesi, lotta, e la vita si genera dal contrasto. Il conflitto di tutte le cose è sovrano e padre, e alcune cose li ha destinate ad essere dèi, altri li ha destinati ad essere uomini, alcuni enti li ha fatti schiavi, altri li ha fatti liberi (eleuteros)».
Il frammento ventisette dice: «l’armonia invisibile è migliore dell’armonia visibile, anche se l’arco e la lira sono emblemi della sapienza».
Il frammento ventotto dice: «la natura ama nascondersi».
Il frammento trentuno dice: «la sapienza non è afferrabile fuori dal suo sentiero» (in greco odos vuo dire sentiero, via, metodo).