Sigmund Freud: il padre della psicanalisi

La concezione della morte: Lutto e Melanconia

Nel 1915 (pubblicato nel 1917), Freud scrive un testo intitolato Lutto e Melanconia in cui analizza le reazioni emotive e psicologiche alla perdita di una persona amata o di un’astrazione che ne ha preso il posto.

Il lutto

Il lutto è una reazione emotiva alla perdita di una persona amata o di un’astrazione che ne ha preso il posto, come ad esempio la patria o un ideale. Secondo Freud, esso comporta uno stato d’animo doloroso, una perdita d’interesse per il mondo esterno e una difficoltà nello scegliere un nuovo oggetto d’amore. Inoltre, può causare avversione per qualsiasi attività che non sia in relazione con l’oggetto d’amore perduto.

Freud - Lutto e melanconia

Il lavoro del lutto

Freud sostiene che il lutto richiede un vero e proprio lavoro psichico, che egli chiama “lavoro del lutto“, per superare la perdita. Questo lavoro inizia quando il soggetto è costretto a prendere atto dell’irreversibilità della perdita. Il superamento del lutto ci mette a confronto con la nostra capacità di rimanere vivi emotivamente in un mondo “impoverito” dall’assenza dell’oggetto d’amore.

Egli identifica tre fasi principali nell’elaborazione del lutto:

  • La fase di negazione: in questa fase, il soggetto non accetta la realtà della perdita e cerca di negare l’esistenza della persona o dell’oggetto perduto.
  • La fase di rabbia e colpa: in questa fase, il soggetto comincia ad accettare la perdita ma si sente arrabbiato e colpevole per non aver fatto abbastanza per evitare la perdita o per non essere stato in grado di evitare la sofferenza associata alla perdita.
  • La fase di accettazione: in questa fase, il soggetto accetta la realtà della perdita e inizia a elaborare i propri sentimenti, a trovare nuovi significati nella vita e a trovare nuovi obiettivi e interessi.

Le melanconia

In alcuni individui, tuttavia, la stessa situazione può causare la melanconia, una patologia psichica che si differenzia dal lutto fisiologico per alcuni elementi chiave. Freud descrive la melanconia come una condizione caratterizzata da un profondo sconforto, perdita dell’interesse per il mondo esterno, incapacità di amare, inibizione di fronte alle attività e una percezione di sé come impoverita e svuotata e culmina nell’attesa delirante di una punizione.

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