Gorgia

L’encomio di Elena

Elena di TroiaNell’Encomio di Elena, Gorgia mostra nuovamente la sua grande capacità retorica e in questa opera difende Elena dall’accusa di essere la causa della guerra di Troia.

Gorgia dice che Elena ha fatto quello che ha fatto per:

– caso o volontà degli dèi. Se è andata a Troia perché l’hanno deciso gli dèi, non poteva opporsi. Non era libera di scegliere e quindi non è responsabile dell’azione.

– perché è stata rapita da Paride. La colpa quindi è del rapitore, quindi la responsabilità è di Paride.

– perché è stata convinta dalle parole. Allora Elena è giustificata perché la parola è in grado di cambiare lo stato d’animo delle persone. La parola non agisce sul piano logico ma sull’emotività (sulle emozioni). La parola è uno strumento di convinzione (cioè che serve a convincere). La parola convince perché affascina. Elena è stata quindi costretta dalla parola e non è responsabile. In questo argomento, ancora una volta Gorgia dice che la parola e la verità sono due cose diverse. La funzione del linguaggio è di convincere e non di mostrare la verità.

– Perché era innamorata di Paride. Quindi la divinità Amore aveva agito per farla innamorare e in questo caso la responsabilità è del Dio.

Gorgia quindi dimostra che Elena è innocente.

Con questo modo di ragionare, sembra che tutto ciò che gli uomini fanno lo fanno per passione, per gli inganni, a causa delle situazioni. In questo modo gli uomini non sono mai colpevoli e non sono mai completamente responsabili dato che non sono veramente liberi.

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