L’inquisizione spagnola

L’inquisizione e i protestanti

Le riforme intraprese da Isabella, Ferdinando e l’arcivescovo di Toledo rafforzano la devozione popolare senza intaccare, tuttavia, quelle strutture contro cui si scaglia la riforma protestante. Prima che il protestantesimo facesse la sua comparsa, in Spagna era presente una élite religiosa più dedita alla spiritualità, alla meditazione e alla fede personale. Tale élite prende il nome di alumbrados (“illuminati”). Pertanto, la riforma protestante che ha preso piede nel nord Europa, in Spagna viene assimilata alla visione di tale gruppo.
Nel 1524 i membri più autorevoli sono arrestati a Toledo, pur ricevendo delle sentenze leggere.

Alumbrados

Oltre agli alumbrados, in Spagna si era diffuso l’umanesimo cristiano ispirato a Erasmo da Rotterdam, il quale criticava il paganesimo, la superstizione e l’immoralità della chiesa cattolica, facendo appello a una fede rinnovata, armonizzando la libertà individuale, la preghiera e la meditazione. La diffusione del suo umanesimo rafforza gli alumbrados, mentre contro Erasmo si schierano francescani e domenicani, fino alla condanna dei suoi testi nel 1527. La partenza per l’Italia dell’imperatore Carlo V nel 1529, accompagnato da diversi erasmiani, avrà conseguenza la persecuzione dei restanti in Spagna.
La persecuzione verso spinte rinnovatrici porta l’inquisizione a condannare figure che diventeranno eminenti nella Chiesa cattolica, come Juan d’Avila (che predicava la carità e le opere di fede, traducendo il catechismo in volgare), Ignazio di Loyola (influenzato dalla letteratura devozionale, ideatore degli esercizi spirituali, vedrà il riconoscimento della Compagnia di Gesù solo nel 1540) e Teresa d’Avila (fondatrice delle Carmelitane scalze, accusata di diffondere superstizione, avendo anche un nonno ebreo vedrà i suoi scritti approvati solo 6 anni dopo la sua morte).
Gli spagnoli non sanno bene cosa sia il protestantesimo. L’inquisizione spagnola ha ridotto il luteranesimo a sette errori:
– negazione del purgatorio
– opposizione al culto dei santi e della Madonna
– scherno del papa
– rifiuto del celibato ecclesiastico
– rifiuto confessione
– non osservanza dei dogmi
– negazione della presenza del corpo di Cristo nell’eucarestia
Nel 1559 Filippo II presiede l’auto de fe contro i protestanti. Le persecuzioni contro i protestanti si interrompono in Spagna nel 1580, poi si riprende a perseguitare i vecchi cristiani.
Nel 1559 viene istituito l’indice dei libri spagnolo e, in generale, si colpisce la letteratura europea, in opposizione a quella spagnola.

Share
Subscribe
Notificami
guest
0 Messaggi
Inline Feedbacks
View all comments