Maometto
Maometto nasce a La Mecca, probabilmente nel 570.
Il nonno di Maometto è custode di una fonte d’acqua, quindi possiamo pensare che la sua famiglia sia influente.
Maometto rimane orfano da bambino e viene cresciuto dallo zio Abu Talib, un mercante. Anche Maometto diventa mercante e in questo modo conosce le altre culture. Si dice, però, che Maometto, come molti arabi, non sappia leggere e scrivere.
A 25 anni si sposa con una ricca vedova, Khadigia.
L’inquietudine e la rivelazione
Maometto vede che le tribù sono divise, c’è povertà e violenza e questo lo tormenta.
La fede politeista del suo paese non risponde alle sue esigenze. Conosce la religione cristiana e quella ebraica: entrambe queste fedi credono in un solo Dio.
Secondo la leggenda, in una notte del 610 gli appare l’arcangelo Gabriele (La notte del destino). L’arcangelo Gabriele gli rivela che lui è il nuovo profeta (dopo Abramo, Mosè e Gesù).
Maometto elabora una nuova religione, ispirato dal modello cristiano e quello giudaico.
Con il dio unico c’è la possibilità di unificare la realtà divisa che c’è in Arabia.
L’obiettivo è un’unica comunità di credenti: la ummah.
La nascita dell’Islam
Maometto sostiene che la sua non è una nuova religione, ma è la religione eterna che è già stata rivelata da ebrei e cristiani ma che è stata da loro alterata.
Secondo Maometto non ci sono sacerdoti o sacramenti e fondamentale è la sottomissione (in arabo: Islam) a Dio da parte del fedele (in arabo: muslim).
Maometto vieta la rappresentazione di Allah per evitare di ricadere nell’idolatria.