La Russia da Eltsin a Putin

Nel 1991 diventa presidente della Federazione russa Boris Eltsin.

Boris Eltsin

La Russia di Eltsin cerca di svolgere lo stesso ruolo di grande potenza che aveva con l’URSS.

Gli USA e la comunità internazionale le permettono di prendere il posto dell’URSS al consiglio di sicurezza dell’ONU.

La repubblica russa, però, è anch’essa una federazione e ha diverse spinte separatiste.

Inoltre, l’opposizione avviene su due fronti:
– Chi vuole una democrazia più evoluta
– Chi vorrebbe un ritorno al passato

Nel 1993 Eltsin scioglie il Congresso del popolo (parlamento) per superare l’ostruzionismo della maggioranza.

In risposta, il Parlamento dichiara destituito il presidente, il quale proclama lo stato di emergenza e fa occupare l’assemblea dall’esercito.

Eltsin fa approvare una nuova costituzione che dà più poteri al presidente.

L’economia russa sotto Eltsin

La rapida transizione verso il capitalismo porta molti ex funzionari a gestire aziende e industre che erano state pubbliche. In questo modo, però, vengono favoriti alcuni gruppi ristretti legati alla malavita.

La Russia è arretrata dal punto di vista tecnologico e un inefficiente apparato burocratico ereditato dall’Unione Sovietica.

Le condizioni di vita peggiorano, inoltre, a causa di una alta inflazione.

Rublo

Nel 1998 il rublo viene svalutato del 60% e la Russia dichiara di non poter pagare il debito con l’estero.

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