Loci ciceroniani
La tecnica dei loci ciceroniani, nota anche come “memoria per luoghi”, è un metodo di memorizzazione basato sul principio dell’associazione. Il metodo è stato descritto per la prima volta dal filosofo romano Cicerone nel suo trattato De oratore, scritto nel 55 a.C. Egli sosteneva che questa tecnica fosse molto utile per gli oratori, che potevano usarla per ricordare lunghe liste di nomi, date o argomenti.
La tecnica dei loci consiste nel creare una mappa mentale di luoghi familiari, come la propria casa o il proprio quartiere, e immaginarvi degli oggetti o delle immagini che rappresentano le informazioni che si vogliono memorizzare. Il funzionamento della tecnica è semplice: si immagina di camminare in un luogo familiare, come la propria casa, e si associano gli elementi da memorizzare a specifici punti della mappa mentale. Ad esempio, si può immaginare di posizionare una vecchia scrivania nella propria camera da letto per ricordare un evento importante legato a quell’oggetto, o di piazzare un’immagine di un famoso politico sulla porta d’ingresso per ricordare un discorso che ha tenuto.
In questo modo, ogni volta che si immagina di camminare in quel luogo, le informazioni associate ai vari punti della mappa mentale vengono richiamate automaticamente alla mente, permettendo di ricordare facilmente i dettagli.
La tecnica dei loci ciceroniani può essere utilizzata sia per memorizzare informazioni a lungo termine, sia per aiutare a ricordare dettagli specifici per un discorso o un esame. Tuttavia, per fare in modo che essa funzioni al meglio, è importante che la mappa mentale sia dettagliata e che gli elementi associati siano ben distinti e memorabili.