Le Olimpiadi e il doping
Tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, la Repubblica Democratica Tedesca (DDR) conquista molte medaglie. Da un lato grazie all’organizzazione statale per la formazione e l’allenamento degli atleti, dall’altra grazie a un uso spregiudicato di sostanze dopanti. Gli atleti, appena adolescenti, sono costretti ad assumere sostanze dopanti, come anabolizzanti e steroidi.
Molti degli atleti coinvolti muoiono prematuramente o riportano gravi danni fisici e psichici.
Alle Olimpiadi di Seul del 1988, l’atleta canadese Ben Johnson viene squalificato perché risultato positivo alle sostanze dopanti. Alla fine dagli anni Ottanta la parola “doping” comincia ad entrare nel linguaggio comune. Sempre nel 1988 nasce l’Agenzia Mondiale Anti Doping (WADA) per sviluppare programmi di controllo e prevenzione del doping atletico.