Olimpiadi moderne e politica

Le donne e le Olimpiadi

Il regolamento della prima edizione dei Giochi olimpici esclude categoricamente la partecipazione delle donne alle competizioni.
Lo stesso De Coubertin concepisce il genere femminile come inferiore e dichiara che le sportive devono essere bandite perché la loro partecipazione sarebbe stata “poco pratica, priva di interesse, antiestetica e scorretta”.
Successivamente il divieto viene infranto e nel corso degli anni le donne vengono ammesse a un numero sempre maggiore di gare, fino alla completa equiparazione con le Olimpiadi di Londra del 2012, con l’introduzione della boxe femminile.

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