Parmenide

Il pensiero di Parmenide

Attraverso questo poema, Parmenide ci mostra il suo pensiero. Secondo Parmenide la filosofia prevedeva due punti di vista fondamentali: quello secondo la verità e quello secondo l’opinione. Ad essere criterio della verità (aletheia) è la ragione (logos) e la sensibilità è il criterio dell’opinione (doxa).

Verità in greco si dice alètheia che vuol dire ciò che non è nascosto/dimenticato.

Lethé e MnemosineNelle tradizioni orfiche si insegnava che l’anima strappata dal corpo si inoltrava in una pianura e si imbatteva in due fiumi chiamati Lethé e Mnemosine. Quando l’anima si legava ad un corpo beveva l’acqua del fiume lethé e dimenticava la sua vita precedente.

Lethé = oblio, dimenticanza, la dimenticanza di ciò che non è entrato nel raggio visivo del presente (dal verbo lanthanoi = sfuggo dall’osservazione, sono ignorato, inosservato, non visto).
Aletheia si forma da lethe con l’alpha (a) privativa che nega il verbo originario. Quindi la verità è non-oblio, non-dimenticanza e rivelazione.

Parmenide dice che il pensiero ha una relazione essenziale con l’essere: se noi pensiamo, pensiamo qualcosa che esiste. Il non essere non esiste e non esistendo non è pensabile, non può esistere un pensiero del nulla, il vuoto. Pensare ed essere sono la stessa cosa.

Con queste affermazioni, Parmenide introduce nella filosofia una parola semplice: essere. Il termine essere è un termine semplice e universale per tutti e sta a indicare l’esistenza degli enti (enti = esistenti).

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