L’opinione
Nella seconda parte del suo poema, Parmenide parla dell’opinione. Parmenide vuole dare una teoria del mondo dell’esperienza e dell’apparenza, cioè del mondo in cui viviamo.
Parmenide quindi dice che ci sono:
– La verità assoluta dell’essere, di cui è garanzia la divinità
– L’opinione, che si basa sui sensi, ci inganna e non ha alcuna garanzia di verità.
L’opinione, però, può appartenere a due categorie:
– L’opinione ingannevole, cioè che fa sbagliare (viene chiamata doxa fallace); include il non-essere, quindi è contro il principio di non-contraddizione;
– L’opinione plausibile, cioè che potrebbe essere; questa opinione non si scontra con il principio di non-contraddizione.
Come è possibile l’opinione plausibile?
Parmenide dice che due cose che si oppongono (come la luce e la notte) sono tutte e due essere. Non è che la luce È e la notte NON-È. Sono tutte e due essere. Quindi questi due opposti, in realtà, vengono uniti nell’essere, che è ciò che hanno in comune.
Da questo mondo di cose apparenti Parmenide arriva ad escludere la morte, che sarebbe non-essere. Infatti dice addirittura che il cadavere (il corpo del morto) sarebbe sensibile al freddo e al silenzio.
Comunque dobbiamo sempre ricordarci che questo è il mondo dell’opinione e non della verità assoluta.