L’uomo e gli altri
Le idee matematiche vengono usate anche per interpretare l’uomo e il rapporto con gli altri. Ad esempio si dice che la giustizia è un numero quadrato perché dà le punizioni uguali alle colpe. I pitagorici considerano la giustizia come scambio di valore e eguaglianza e dicono che la giustizia è il primo numero quadrato (4), infatti si divide in due parti uguali ed è il risultato della somma di queste due parti.
Considerano il coniuge come il 5, unione del numero dispari 3 e il numero pari 2.
Inoltre attribuiscono particolare rilievo al 7: il punto giusto. Tutti i fenomeni possono essere osservati da una cadenza settenaria: l’uomo può nascere a 7 mesi, dopo altrettanti mesi incomincia la prima dentazione, dopo i 14 anni entra nella pubertà e a 21 anni può diventare padre.
Essi considerano Atena numero 7, perché il 7 non genera nessuno dei numeri contenuti nel 10 né da alcuno di essi è generato. Atena infatti non ha madre e non ha figli.
Il numero 1 (monade) è la mente e la sostanza: la monade è mente perché la mente è stabile. L’opinione, invece, è il numero 2 perché rappresenta l’oscillazione e la perplessità.