Articolo 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Introdotto nel 1797 dalla Repubblica cispadana, il tricolore venne assunto come bandiera nazionale dal Regno d’Italia, con al centro lo stemma della casa Savoia. Con la Repubblica, lo stemma è stato tolto, mentre è stato sostituito dallo stemma delle quattro Repubbliche marinare nella bandiera della Marina, sia mercantile sia militare.
Perché il tricolore? Nell’Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790.
I vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione:: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell’antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese.
Per il centenario della bandiera, il 7 gennaio 1897 a Reggio Emilia, il poeta Giosuè Carducci ha pronunciato un discorso sul Tricolore divenuto celebre.
In tale discorso, Carducci afferma che i tre colori che compongono la bandiera richiamano altrettante virtù:
- il bianco richiama «la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi»;
- il verde, «la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti»;
- il rosso, «la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi».
Una nazione non è fatta soltanto da norme e diritti, da istituzioni e doveri: è fatta anche di simboli nei quali i cittadini si riconosco. Insieme con l’Inno di Mameli, prodotto risorgimentale, il tricolore, oggi affiancato alla bandiera europea, un drappo blu con ventisette stelle, fa parte dell’identità italiana e le conferisce una quota aggiuntiva di senso.