Agnosticismo
Tra le opere arrivate a noi di Protagora ci sono le Antilogie. In quest’opera si trova un passo che lo ha portato alla condanna: «Degli dèi non so né che sono, né che non sono, né quale sia il loro aspetto, molte sono le difficoltà che si oppongono, la grande oscurità della cosa e la pochezza della vita dell’uomo». Quindi il filosofo dice che non si può dire se Dio esiste o non esiste perché questa conoscenza va oltre la possibilità che hanno gli uomini. Questa è una dichiarazione di agnosticismo (sospensione del giudizio sulla esistenza di Dio) e per questo Pitagora viene chiamato agnostico (viene dal greco «a» che vuol dire «non» e «gnosis» che vuol dire «conoscere», quindi l’agnostico è chi dice che non si può avere una conoscenza di una cosa).