Studiare all’estero
Meglio studiare in Italia o all’estero? Diciamo subito che la risposta dipende da molti fattori. Di per sé la laurea all’estero non è garanzia di un lavoro o di una formazione migliore, anzi. Dipende sempre dal corso di studi, dall’università, dalla lingua in cui si studia, dall’idea che abbiamo del nostro futuro.
Partiamo dal presupposto che, per gli accordi europei, le lauree italiane sono riconosciute in Europa e che molte università ormai prevedono la doppia laurea con un’università europea gemellata. Inoltre, va da sé che conoscere bene almeno un’altra lingua europea è indispensabile per qualsiasi tipo di carriera. Infine, il progetto Erasmus, che prevede lo svolgimento di un periodo (dai 3 mesi a un anno) in un’università straniera, è una grande possibilità per migliorare le lingue e conoscere il sistema universitario degli altri paesi.
Se per il tipo di studi, per l’università o per il proseguo degli studi crediamo che studiare all’estero possa darci qualche possibilità in più, ben venga. Anche in questo caso non è da escludere, tuttavia, una laurea triennale in una buona università italiana e una magistrale o specialistica all’estero, per conoscere tutti e due i sistemi di formazione e avere una visione più ampia della materia. E l’Erasmus appunto, potrebbe essere un buon ponte.