Barbiturici
I barbiturici sono una classe di farmaci molto conosciuta, anche se oggi meno utilizzata a causa della dipendenza che tali farmaci creano.
La scoperta si deve a Adolf von Baeyer nel 1863 che ha sintetizzato l’acido barbiturico a partire dall’urea e dall’acido malonico (un acido bicarbossilico). Nel 1903 Emil Hermann Fischer e Joseph von Mering preparano il barbital, considerato il primo vero e proprio barbiturico, che viene poi venduto con il nome Veronal. Del 1912, invece, è il fenobarbital con effetti sedativo-ipnotici che viene venduto con il nome Luminal.
Tra il 1950 e il 1960 si è scoperto che tali farmaci creano dipendenza e si è ridotta la loro prescrizione, che è oggi indicata a chi soffre di epilessia.
I barbiturici sono farmaci liposolubili e quindi non si sciolgono in acqua.
È difficile stabilire la dose letale, perché bisogna tener conto del peso corporeo, della possibile tolleranza causata da un uso costante o la concomitanza con l’assunzione di alcool od oppiacei.
Tra i sintomi più comuni ci sono la sonnolenza, l’alterazione della coscienza, la difficoltà di parola fino al coma, alle difficoltà respiratorie, all’insufficienza renale che possono portare alla morte che può sopraggiungere dopo alcune ore.