Veleni e sostanze tossiche

Cianuro

Il cianuro viene isolato per la prima volta a Berlino nel 1704, da Johann Konrad Dippel e Johann Jacob Diesbach. Il nome «cianuro» viene dal greco «cyanos» che significa «blu» ed è legato al pigmento utilizzato dal pittore Diesbach a base di cianuro, appunto.

Cianuro

Dal punto di vista chimico, il cianuro è un anione (atomi che hanno acquistato elettroni) di formula chimica CN− e che deriva dalla ionizzazione dall’acido cianidrico (HCN) o di un suo sale. Una delle sue proprietà è la capacità di combinazione con i metalli ed è questa proprietà a rendere il cianuro tossico, togliendo l’ossigeno alle cellule.

La dose letale è 300 mg e può essere assunta per ingestione o inalazione. Il cianuro è più pericoloso se è inalato, come il gas cianuro di idrogeno. La base di acido cianidrico è quella utilizzata dai nazisti nello Zyklon B, impiegato nelle camere a gas.
Il cianuro ha un odore che ricorda le mandorle amare.

Dopo l’assunzione del veleno, i sintomi più frequenti sono il senso di vertigine, agitazione, tachicardia, costrizione toracica, debolezza e disorientamento. La morte avviene per arresto respiratorio ma, rispetto al soffocamento, cute e mucose appaiono di un rosso marcato.

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