Zenone
- Zenone è amico e discepolo di:
- Eraclito
- Pitagora
- Parmenide
- I paradossi sono:
- Argomentazioni in cui si mostra l'opinione comune
- Argomentazioni in cui si evidenziano le contraddizioni dei critici
- Argomentazioni in cui si mostra direttamente di aver ragione
- Le aporie sono:
- Conclusioni probabilmente vere
- Conclusioni razionalmente efficaci
- Conclusioni impossibili
- I paradossi di Zenone sono:
- Contro la pluralità delle cose e contro l'immobilità
- Contro l'unità originaria delle cose e contro il movimento
- Contro la pluralità delle cose e contro il movimento
- Di un ente (come Socrate) noi possiamo dire:
- Che è uno e la sua singolarità è permessa dalle molte caratteristiche
- Che è uno ma allo stesso tempo molteplice, perché è molte cose, se lo consideriamo in base alle caratteristiche
- Che è uno ed uno soltanto se lo consideriamo nel suo insieme
- Delle cose che sono completamente divisibili possiamo dire:
- Che se le cose si possono dividere all'infinito allora si dissolvono nel nulla
- Che se le cose si possono dividere all'infinito allora possono formare delle unità come aggregati
- Che se le cose si possono dividere non è necessario che siano divisibili all'infinito
- L'argomento sul numero delle cose molteplici dice che questo è:
- Finito, perché le cose non possono essere più di quelle che sono, e, allo stesso tempo, infinito perché due cose sono separate da una terza
- Finito o infinito ma noi non possiamo saperlo
- Infinito perché il numero delle cose molteplici va al di là della nostra misura
- L'argomento sulla grandezza delle cose dice che:
- Se le cose sono formate da unità, queste unità devono essere necessariamente misurabili e questa misura deve tendere all'infinito
- Se le cose sono formate da unità, queste unità possono avere o una grandezza misurabile o non misurabile. Se è misurabile, le cose con infinite unità saranno infinite, mentre se non è misurabile le cose non hanno alcuna misura
- Se le cose sono formate da unità, queste unità devono essere necessariamente incommensurabili ma, grazie all'armonia, il risultato sarà finito
- Il paradosso della dicotomia dice che:
- Per arrivare da A a B bisogna prima arrivare a metà, ma prima ancora a metà della metà ecc... così non si arriva mai
- Per arrivare da A a B bisogna prima arrivare a metà, ma prima ancora a metà della metà ecc... così si arriva immediatamente
- Per arrivare da A a B bisogna prima superare la tartaruga, ma la tartaruga non può essere superata perché A non è arrivato a B
- Il paradosso di Achille e la tartaruga dice che:
- Achille per raggiungere la tartaruga deve prima considerare la sua posizione, poi quella della tartaruga, e del nuovo punto che ha raggiunto, così non inizia mai
- Achille per raggiungere la tartaruga deve prima raggiungere il punto iniziale e poi superarla ma il tempo è infinito e il percorso è finito, quindi si arriva a una contraddizione
- Achille per raggiungere la tartaruga deve prima raggiungere il punto iniziale della tartaruga, poi il punto successivo ecc... all'infinito, quindi non raggiunge mai la tartaruga
- Il paradosso della freccia dice che:
- Una freccia scagliata occupa in ogni momento uno spazio determinato, quindi in realtà è sempre immobile in un punto ogni volta diverso
- Una freccia scagliata deve prima occupare una metà, poi la metà della metà e quindi non si muoverà mai
- Una freccia scagliata segue un percorso e dato che il percorso è conosciuto all'inizio, la freccia è dappertutto
- Il paradosso dello stadio dice che:
- Ci sono due osservatori, uno immobile e l'altro che si muove: uno vede una cosa muoversi a una velocità e l'altro vede la stessa cosa muoversi a velocità doppia. Quindi la cosa va a due velocità allo stesso tempo
- Ci sono due osservatori in due punti: uno vede la cosa muoversi e l'altro pure, ma la direzione è diversa, quindi uno sta sbagliando
- Ci sono due osservatori uno immobile e l'altro che si muove: uno vede una cosa muoversi e l'altro è quello che la fa muovere quindi è lui che determina il movimento